9° Edizione Premio Letterario Paolo Brianzi: prorogata la consegna dei lavori

Al via la nona edizione del “Premio Letterario Paolo Brianzi (1887-1965)”, promosso col nome e nel ricordo del noto veterinario di fama internazionale, studioso della razza canina dello “spinone italiano”, ed altresì stimato nel cremonese quale raccoglitore di proverbi del dialetto locale.

Il Concorso letterario anche in questa edizione, avrà per tema la saggezza della gente dei campi, prendendo spunto da tre proverbi “spigolati” fra i 1432 raccolti e pubblicati per la prima volta nel 1964 dal titolo “Proverbi Cremonesi di Campagna e Città“.

Dal buonsenso seminato da tali massime è possibile trarre ancor oggi costatazioni, orientamenti e consigli riferiti alla difficile situazione sociale in atto. Solo così, dalle radici valoriali tramandate, potremo ritrovare fiducia per la realizzazione di una nuova socialità nei vissuto e nelle relazioni umane.

I proverbi

  • A < N’ 115. Buca saràada, dopa mìia mùusche (Bocca chiusa non prende mosche). Non prende mosche e nel contempo cantonate; il tutto, però, inteso con misura. È un assioma che suggerisce cautela, calma, sopportazione di fronte a quella che può apparire di primo acchito una provocazione, o un discorso talmente assurdo al quale non vale proprio la pena rispondere.
  • B > N° 219. Chi 7 è cujòon che 7 stàga a cà
    (Chi è minchione se ne stia a casa)
    Vale a dire che non si esponga troppo alle critiche e ai pericoli.
    Chi non ha la competenza e le capacità necessarie per affrontare un problema o un incari¬co in campo privato o pubblico, privo quindi della indispensabile preparazione e tenuta, è vivamente invitato a non uscire dal proprio esangue seminato o dal confine delle proprie scarse risorse.
  • C > N° 1192. Sparàgna, sparagna: ma 7 lùfel te la magna.
    (Risparmia, risparmia: ma il lupo te lo mangia)
    Si dice a proposito degli avari che alla loro scomparsa trovano spesso qualcuno tra i propri stessi figlioli o parenti nel dare sicuramente fondo ai loro risparmi. È una sorta di legge del contrappasso, causata dall’effetto opposto rispetto alla condizione di chi ha avuto per tutta la vita “il braccìno corto”. Ed ancor più nefasto nel ricordo dello “sparagnino”, è quando la “danza della spesa senza limiti” è attuata da un consanguineo del Pantalone di turno.

Regolamento Concorso

  1. Il bando letterario di prosa e di poesia è aperto gratuitamente a tutti gli scrittori e poeti, ed in particolare agli allievi della classe 5A della scuola primaria, delle classi della scuola secondaria di 1° e di 2′ grado, ai giovani e agli adulti, senza limiti d’età, attraverso l’uso della lingua italiana e delle lingue vernacolari locali (cremonese, cremasco, casalasco, soresinese, ecc.). Cosi pure è aperto a chi scrive nei vari dialetti’ del Belpaese, purché sia allegata nell’invio la traduzione in italiano.
  2. Gli elaborati dovranno essere inediti, non superanti una cartella dattiloscritta, o scritti’ anche a mano purché siano facilmente leggibili su un foglio in A/4 in bella scrittura.
  3. La tematica da cui trarre ispirazione è la terra e la gente che la coltiva, le relazioni umane fatte di buon senso che deve animare ogni azione personale e sociale.
  4. Nell’accoglimento degli elaborati si terrà conto della data del timbro postale impresso entro il 18 luglio 2023, o della data di arrivo posta tramite email.
  5. Inviare gli elaborati alla segreteria del Concorso letterario “Paolo Brianzi 2023”, presso l’Associazione Artigiani della provincia di Cremona (referente culturale Vittorio PELLEGRI), via Rosario 5, 26100 Cremona.

I contatti utili per informazioni

Contatto telefonico 0372598811 – email

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