Le mummie di Sant’Anna: una finestra sull’Ottocento a Modica

Il complesso monumentale di Sant’Anna a Modica accoglie ufficialmente le due mummie naturali rinvenute alla fine del XX secolo nella chiesa omonima. La cerimonia di collocazione museale, tenutasi sabato scorso, ha celebrato questa straordinaria scoperta, definita dall’antropologo Dario Piombino Mascali una preziosa testimonianza storica e antropologica.

Una scoperta di valore culturale e scientifico

Le due mummie, entrambe maschili, appartenevano a uomini di alto rango sociale vissuti nell’Ottocento. L’eccezionale stato di conservazione è dovuto alle condizioni della cripta: scarsa umidità, temperatura costante e protezione dalle infiltrazioni. Analizzate per la prima volta nel 2016 dagli esperti Valentina Pensiero e Luca Ventura, le mummie offrono informazioni uniche sulla vita e le pratiche funerarie dell’epoca. Ulteriori studi scientifici sono in programma per approfondire il loro contesto storico e sanitario.

Sull’importante e misteriosa scoperta, il TG5 ha realizzato uno speciale sul museo e sulle mummie, durante l’edizione del 16/12/24, visibile dal minuto 25.08.

L’inaugurazone

La serata è stata aperta dai saluti istituzionali di Teresa Floridia, presidente dell’Ente Liceo Convitto, che ha sottolineato l’importanza della sinergia tra enti e istituzioni per valorizzare il patrimonio culturale locale. Presenti all’evento Enrico Inferrera, presidente nazionale ANCoS, Pietro Di Rosa, archeologo e presidente Ancos Ragusa e il designer Angelo Sanzone.

L’antropologo Dario Piombino Mascali è intervenuto in collegamento video, mentre il sindaco di Modica, Maria Monisteri, ha portato il saluto della città, evidenziando il ruolo centrale dell’Ente Liceo Convitto nelle iniziative culturali.

Una mostra per raccontare la storia di Modica

La mostra, realizzata grazie al contributo di Confartigianato Ragusa, ANCoS, Lions Club Modica e Banca Cooperativa di Pachino, è parte di un progetto di studio e valorizzazione dei resti umani mummificati. Le due mummie saranno presto esposte in teche dedicate, arricchendo il percorso turistico del complesso di Sant’Anna.

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