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Dal Teatro Massimo al Museo della mandorla di Avola Ecco i restauri firmati Ancos Confartigianato
- Articolo di Ancos
- 2019, 2x1000 ANCoS, Confartigianato, Progetto di restauro
Dal Teatro Massimo al Museo della mandorla di Avola. Ecco i restauri firmati Ancos Confartigianato: cantieri al via in quattro comuni. Gli interventi saranno finanziati dall’associazione grazie al contributo del 2 per mille
Confartigianato Sicilia e ANCoS, l’Associazione nazionale comunità sociali e sportive di Confartigianato, firmano quattro importanti restauri in Sicilia. Gli interventi sono stati presentati questo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa nel Salotto del Palco Reale del Teatro Massimo. I restauri saranno realizzati nei territori di Palermo, Enna, Librizzi (Me) e Avola (Sr).
Al Teatro Massimo, il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, il restauro riguarderà il rispristino del portone di accesso al foyer. Il portone, di una grandezza di 4,95 per 10,62 metri, sarà interamente recuperato e portato agli antichi splendori. Ad Enna intervento nella chiesa dei Cappuccini e a Librizzi nella Chiesa Madre. Ad Avola, invece, il restauro riguarderà i macchinari del Museo della mandorla.
A fare gli onori di casa, al Teatro Massimo, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone.
Alla conferenza stampa hanno preso anche i vertici provinciali della federazione: Giuseppe Pezzati (presidente Confartigianato Imprese Palermo), Maurizio Gulina (presidente Confartigianato Imprese Enna), Pietro Sturniolo (vice presidente provinciale Confartigianato Imprese Messina) e Daniele La Porta (presidente Confartigianato Imprese Siracusa). Dai comuni della Sicilia sono arrivati a Palermo, per raccontare i progetti di restauro, anche i sindaci di Enna, Maurizio Dipietro, di Librizzi, Renato Di Blasi e di Avola, Giovanni Luca Cannata.
Gli interventi di restauro
Palermo: Teatro Massimo
Al Teatro Massimo, il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, i lavori riguarderanno il rispristino del portone di accesso al foyer. Nel dettaglio, il portone, di una grandezza di 4,95 per 10,62 metri, sarà interamente recuperato e portato agli antichi splendori.
Ciascuna anta è costituita strutturalmente da una robusta intelaiatura in legno massiccio di 12 cm di spessore formante cinque riquadri dove trovano posto cinque pannelli scolpiti di colore verde. La pittura e il substrato del portone adesso risultano del tutto consumati e sfaldati.
Enna: Chiesa dei Cappuccini
Il restauro conservativo riguarda la pala d’altare del XV secolo raffigurante Santa Maria degli Angeli con i santi Francesco, Antonio, Chiara e Caterina custodita nella chiesa dei Cappuccini.
Le condizioni di conservazione del manufatto, nel corso del tempo, hanno favorito l’attacco da funghi e da insetti. L’infestazione massiva da tarli ha determinato la perdita irreversibile di parte delle decorazioni del tabernacolo.
Lo stato conservativo delle opere è stato ulteriormente aggravato dall’azione di fumi e dalla presenza di polvere e sporco di vario genere che hanno modificato i toni originali della polictomia. L’intervento di restauro sarà mirato al recupero della scultura e della tela per salvaguardarne l’integrità, ripristinarne l’uso per le funzioni liturgiche e consentire la fruizione al pubblico.
Librizzi: Chiesa Madre
Il restauro conservativo riguarda il ciborio ligneo, laccato, decorato e scolpito, che risale al XVIII secolo, custodito nella Chiesa Madre di Librizzi. L’opera lignea si trova attualmente in pessimo stato di conservazione. Sono visibili lesioni sparse e mancanze di colore su tutta la superficie pittorica.
L’intervento di restauro sarà mirato a riportare il bene agli antichi splendori. I lavori partiranno con una disinfestazione, saranno catalogati i pezzi prima di portarli in laboratorio, verranno effettuati consolidamenti e stuccature.
Avola: Museo della Mandorla
Il progetto prevede due fasi, la prima è quella di restauro e messa in uso di antichi attrezzi e macchinari della produzione mandorlicola, custoditi nel museo della mandorla di Avola. Si tratta di macchinari per la Smallatura, la Calibratura ed anche delle antiche Bassine in ottone per la preparazione dei confetti.
La seconda fase prevede l’allestimento e la fruizione di questa linea di produzione mandorlicola restaurata e la valorizzazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi, sia rivolti a turisti ed a scolaresche, sia di livello superiore rivolto agli addetti ai lavori, quali maestri pasticceri e maestri confettieri, nonché a cuochi.
La prima fase dovrebbe essere portata a termine entro il mese di aprile mentre la valorizzazione sarà avviata a termine dei lavori di restauro con la realizzazione di eventi fino alla prima decade di giugno, eventi tendenti a valorizzare questa specifica ed antica tradizione artigianale del territorio.
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