Due occhi per chi non vede: il sostegno di ANCoS Parma
Si chiama Gillet, è una femmina di Labrador, ha un anno e mezzo e presto sarà gli occhi di Maria Teresa, persona non vedente dalla nascita.
Il cane guida, consegnato sabato scorso al parco Cittadella è stato addestrato e preparato ad accompagnare Maria Teresa, grazie ad Anap, Associazione anziani e pensionati di Confartigianato Parma, Ancos Aps, Lions Club Colorno La Reggia e al Centro servizi Cani Guida Lions di Limbiate (MI).
Le associazioni di Parma, infatti, hanno lanciato una raccolta fondi che ha consentito di raggiungere una cifra importante (12.500 euro), necessaria per coprire parte dei costi di addestramento del cane. Molto commosse per essere riuscite a raggiungere l’obiettivo di contribuire a restituire autonomia a una persona non vedente sono state Liliana Graiani, presidente Anap Parma, Sara Bini, presidente Ancos Aps e la consigliera Patrizia Gualerzi.
“Gillet, sarà i miei occhi – ha spiegato Maria Teresa Bettineschi – i cani guida per le persone cieche significano autonomia e indipendenza, i miei cani (Gillet sarà il quarto per Maria Teresa ndr) mi hanno sempre portato dappertutto, sull’autobus, a fare la spesa e anche al campo di allenamento”. Sì perché Bettineschi è stata un’atleta paralimpica, ha partecipato alle olimpiadi di Barcellona nel 1992, disputando i 400 e gli 800 metri.
“Un tempo ero un’atleta – dice sorridendo Maria Luisa – oggi cammino solo per smaltire i dolci”.
Bettineschi, bergamasca, ha lavorato come centralinista e ora, grazie a un progetto dell’Unione Italiana Ciechi con l’Accademia Carrara di Bergamo, guida le persone vedenti (se lo desiderano bendate) a esplorare manualmente le sculture ospitate al Museo.
Gli addestratori del centro di Limbiate “guidati” dai cani hanno mostrato, su un piccolo circuito allestito sul campo da basket, cosa è in grado di fare l’animale.
Andrea Bosisio, istruttore del Servizio Cani Guida, ci spiega che: “Il nostro compito è insegnare ai cani le competenze per guidare il non vedente da un luogo a un luogo b. Il cane è un ausilio di mobilità che sostituisce il bastone e la persona che lo riceve deve avere capacità di mobilità e orientamento.
Inutile dire che Gillet ha strappato gli applausi del pubblico, in particolare quando è riuscita a rispondere alla richiesta di trovare una panchina per sedersi.
Il Servizio Cani Guida dei Lions è sorto a Limbiate nel 1959, da allora addestra e consegna gratuitamente i cani alle persone cieche.
Roberto Monguzzi consigliere del centro, ci spiega come avviene il processo: “I cuccioli nascono al nostro centro poi, dopo aver concluso il ciclo vaccinale, vengono affidati a famiglie di volontari che hanno il compito di abituarli a sentire i rumori e a capire cosa accade nelle città”.
“Al compimento di un anno di vita rientrano al centro per l’addestramento che consiste nell’insegnare ai cani a evitare o segnalare tutti i tipi di ostacoli che il non vedente può trovare lungo il percorso: dai marciapiedi, alle buche piene d’acqua, ai passaggi troppo bassi per le persone. Non solo segnala, ma aggira direttamente l’ostacolo”.
“Per questo diciamo sempre ai non vedenti che devono avere fiducia del loro cane, perché se si sposta un motivo c’è. Anche la persona non vedente ha bisogno di essere istruita nella guida e quindi la ospitiamo, in tutto sono tre settimane, per l’addestramento e l’affiatamento con l’animale, tutto questo gratuitamente”.
Alla consegna del cane guida ha partecipato anche Daria Jacopozzi, assessora all’Associazionismo, Partecipazione e Quartieri del Comune di Parma.
Per ottenere un cane guida (naturalmente c’è una lista d’attesa) si deve fare richiesta direttamente al servizio cani guida dei Lions.
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