Restauro edicola statua San Benedetto da Norcia

L’edicola di San Benedetto è un piccolo monumento storico situato nel giardino della sede di Confartigianato di Roma, in via San Giovanni in Laterano. Si tratta di una struttura in muratura che ospita una statua di San Benedetto, il fondatore dell’ordine dei monaci benedettini. L’edicola risale alla metà del XIX secolo ed è legata alla storia dell’ex Casa Generalizia dei Padri Trappisti, che si trova nello stesso complesso.

La storia e la descrizione dell’edicola

L’edicola di San Benedetto fu costruita tra il 1839 e il 1866, quando la Casa Generalizia dei Padri Trappisti fu edificata su un terreno donato da Papa Gregorio XVI. I Padri Trappisti sono una congregazione di monaci benedettini che seguono la regola di San Benedetto, basata sulla preghiera, il lavoro e il silenzio. L’edicola fu dedicata a San Benedetto, il patrono dei monaci e dell’Europa, e fu posta nel giardino della Casa Generalizia, addossata al muro di cinta.

Le caratteristiche architettoniche e artistiche dell’edicola

L’edicola di San Benedetto ha una forma rettangolare e misura 430 cm di altezza, 340 cm di larghezza e 90 cm di profondità. Sul lato frontale presenta una grande nicchia, all’interno della quale è collocata la statua di San Benedetto, realizzata in stucco e posta su un basamento. La statua raffigura il santo in abito monastico, con il bastone pastorale e il libro della regola in mano. Sul basamento è scritto in francese il nome del santo, St Benoit.

L’edicola è interamente intonacata e decorata con motivi che imitano il muro in mattoni. Le tre pareti a vista sono divise in tre ordini distinti: il primo, in basso, costituisce la zoccolatura, che sporge leggermente rispetto agli altri due; il secondo, al centro, termina con una cornice modanata in stucco, che prosegue anche all’interno della nicchia, delimitando la parete a esedra dalla volta emisferica; il terzo, in alto, termina con un’altra cornice modanata in stucco, che scontorna anche la volta della nicchia. Tutte le cornici e la statua sono policrome, con colori che vanno dal bianco al rosso, al blu, al verde e al giallo.

Lo stato di conservazione e il progetto di restauro

L’edicola di San Benedetto si presenta in uno stato di conservazione molto precario, a causa di vari fattori di degrado. Sulle superfici del monumento sono presenti depositi di materiale estraneo, come polvere, smog, escrementi di uccelli, e colonie di organismi biologici, come licheni, muschi e alghe. Gli intonaci sono lacunosi e presentano difetti di adesione tra gli strati e tra questi e il supporto murario. La statua e le cornici in stucco sono danneggiate e mancanti di parti significative, come la testa e la mano sinistra di San Benedetto. Fenomeni di fessurazione e fratturazione sono diffusi su tutto il monumento. L’edicola è stata oggetto di precedenti interventi di restauro, che hanno utilizzato materiali non idonei, come stucchi sintetici e guaine bituminose, che hanno alterato l’aspetto e la funzionalità del monumento.

Per salvaguardare e valorizzare questo bene storico e artistico, è stato avviato un progetto di restauro, finanziato con il contributo 2×1000 dell’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive (ANCoS).

Gli interventi di restauro:

  • Rimozione di depositi superficiali incoerenti (quali terriccio, guano e polvere, ecc.), mediante pennelli a setole morbide.
  • Rimozione di depositi superficiali parzialmente aderenti, con acqua, pennelli a setole morbide, spugne, ecc.
  • Rimozione di depositi superficiali coerenti, incrostazioni e concrezioni con metodi di tipo chimico e meccanico.
  • Ristabilimento della coesione delle malte mediante applicazione a pennello di nano-calci.
  • Ristabilimento dell’adesione tra gli strati preparatori d’intonaco e tra questi e il supporto murario, mediante iniezioni di malta idraulica liquida.
  • Disinfezione da colonie di microrganismi autotrofi o/e eterotrofi mediante applicazione di un Prodotto biocida ad ampio spettro.
  • Rimozione meccanica di stuccature eseguite durante interventi precedenti con materiali non idonei.
  • Riadesione di scaglie e frammenti mediante resina epossidica.
  • Stuccatura con malta nei casi di fessurazioni e fratturazioni.
  • Integrazione formale di parti mancanti di intonaco e stucco.
  • Integrazione cromatica a tono con tinta alla calce delle integrazioni formali di parti mancanti di intonaco e stucco.
  • Integrazione cromatica a velature con tinta alla calce delle parti d’intonaco in cui la pellicola pittorica risulta abrasa o lacunosa.
  • Realizzazione di una nuova copertura dell’edicola con lamine di piombo

Il progetto di restauro dell’edicola di San Benedetto è un esempio di come il contributo 2×1000 di ANCoS possa essere impiegato per sostenere la cultura e il patrimonio storico-artistico del nostro paese.

Anno finanziario: 2021 – Importo finanziato: € 12.750