Il progetto
Il terremoto in Umbria ha interessato 15 comunità, scuotendo nuovamente gli equilibri di una popolazione già duramente colpita dal sisma del ’97. Chi risiede in una zona sismica vive con la consapevolezza del terremoto: tutti sono preparati a nuove e possibili scosse, ma per quanto sia una condizione difficile, questa è e resterà sempre la casa per tutte le persone residenti e originarie dell’area, che imparano a convivere con la paura, con la tensione di aver perso casa, familiari, amici, ma che nonostante tutto continuano a sentirsi parte integrante del territorio.
Il progetto tende una mano proprio a chi non può più entrare nella propria casa, a chi inerme ha perso la propria attività, a chi non ha più nulla, ma non ha ancora perso la speranza: l’obiettivo è quello di dare quel conforto che molti chiedono.
Grazie alla solidarietà di tanti Artigiani e della Confartigianato, le sedi locali dell’associazione hanno messo a disposizione dei residenti un container sito a Norcia, città simbolo del terremoto in Umbria, con un primo punto di ascolto, volto a raccogliere e rispondere alle esigenze di chi ne ha più bisogno.
Questo però è stato solo il primo passo, in quanto il nostro progetto prevede il coinvolgimento di alcuni specialisti dell’ascolto, un sostegno psicologico aperto a tutti, ma rivolto in particolar modo ai bambini, per non farli vivere nel terrore e non fargli desiderare di abbandonare la loro terra, e agli anziani che in una notte hanno perso il calore della propria casa ed il frutto dei sacrifici di una vita.
L’impegno dell’ANCoS, anche grazie al contributo 5 per mille messo a disposizione, sarà quello di farsi portavoce verso chi al più presto dovrà assumersi l’impegno di ricostruire nuove e più solide fondamenta, senza dimenticare ciò che è stato, le radici. Fra le iniziative promosse, infatti, insieme ai bimbi delle scuole del territorio e ai loro nonni, rientrano alcune mostre fotografiche.
Note
Anno finanziario: 2013 – Importo finanziato: € 18.000