Il nuovo sportello itinerante di ANCoS-Confartigianato al servizio di cinque Comuni dell’entroterra

Un nuovo sportello itinerante a supporto dei cittadini dell’entroterra, con servizi a disposizione della popolazione. Anche quella più fragile. È il progetto che Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e ANCoS interprovinciale hanno voluto avviare coinvolgendo i Comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona.

La convenzione è stata stipulata ieri, martedì 20 febbraio 2024, nella sede Confartigianato di Macerata, alla presenza dei Sindaci e amministratori dei Comuni coinvolti (Sindaco di Belforte del Chienti, Alessio Vita; di Camporotondo di Fiastrone, Massimiliano Micucci; di Serrapetrona, Silvia Pinzi; di Cessapalombo, Giuseppina Feliciotti e il Vice Sindaco di Caldarola, Giovanni Ciarlantini), del Segretario Generale Giorgio Menichelli, di Andrea Rilli Presidente del direttivo territoriale di Tolentino, del responsabile Patronato Inapa Paolo Bartolini e di Paolo Zengarini del servizio Sviluppo.

L’intento dell’iniziativa presentata da Ancos, Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive, che, nell’ambito di Confartigianato Persone, promuove iniziative culturali, di volontariato nei settori sportivo, assistenziale, sociale, turistico, nasce per far fronte alle criticità del nostro territorio come il fenomeno della marginalità, dell’invecchiamento della popolazione, dello spopolamento.

Sono 11mila in meno gli abitanti nei Comuni del cratere marchigiano, su un arco di tempo che va dal 2012 a oggi. Lo rivelano i dati preliminari di una ricerca condotta dall’Università di Urbino che ha fotografato l’impatto del sisma sui territori fragili dell’Appennino marchigiano. La popolazione residente negli 83 Comuni del cratere marchigiano è oggi composta da 341.907 individui che occupano un territorio di 3.978 chilometri quadrati, pari al 42% della superficie regionale. Il 72% dei Comuni in cui risiede la popolazione conta meno di 3.000 abitanti, si legge nella ricerca, ed è interessato da problematiche tipiche delle aree interne, nelle quali la marginalità geografica, l’invecchiamento della popolazione, la mancanza di ricambio generazionale e l’emigrazione della popolazione attiva, specie nelle sue componenti più giovani, hanno contribuito a tratteggiare un quadro di declino demografico che si è consolidato nel corso degli ultimi anni.

Ancos e Confartigianato insieme ai sindaci di cinque comuni con il nuovo sportello itinerante

Il progetto, strutturato da ANCoS e Confartigianato, garantirà sui Comuni partner la presenza di un operatore per una mattina al mese su ogni territorio, che consentirà l’accessibilità ad una serie servizi e prestazioni indispensabili per la popolazione residente. Dal patronato (pensioni, assegno di invalidità, Ape sociale, ecc.) alle prestazioni assistenziali e familiari (assegno sociale, indennità di accompagnamento, congedi, naspi, assegno unico universale, infortuni professionali, ecc.) fino ad un servizio dedicati ai più giovani. Il progetto dal titolo evocativo “Sportello Socio Culturale” è stato finanziato da ANCoS Aps, grazie alla raccolta fondi del 5×1000.

Lo sportello infatti offrirà anche un servizio informativo e di orientamento, per quanto riguarda le opportunità offerte dai bandi regionali come le Borse lavoro ed i tirocini finalizzati ad un più agevole e veloce inserimento nel mondo del lavoro e le possibilità di formazione professionale finanziata dalla Regione Marche per i disoccupati e la formazione a pagamento.

Si tratta di un progetto a cui teniamo particolarmente, – commenta Andrea Rilli, Presidente del direttivo territoriale di Tolentino – perché ci ha permesso di attivare una rete virtuosa di Comuni, che si muovono assieme ad ANCoS e Confartigianato per dare risposte concrete al bisogno di servizi puntuali: non dimentichiamoci che questo progetto andrà a toccare un bacino di oltre 5.600 persone e la vicinanza di questi cinque Comuni è l’inizio di una cooperazione virtuosa, che vede la nascita di un vero e proprio piccolo distretto territoriale. L’impegno congiunto nel promuovere lo sviluppo socio-economico e creare opportunità per la comunità locale è un esempio eccezionale di come la partnership tra il settore privato e il pubblico possa portare a risultati concreti e positivi”.

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